Migliora il contatto col tuo corpo e raggiungi un profondo rilassamento grazie all’ascolto dei mantra
Quella dei Mantra è una pratica millenaria e ha la sua origine nella religiosità e spiritualità delle popolazioni Indù, è propria delle culture religiose quali: Vedismo; Buddhismo; Brahmanesimo; Giainismo; Induismo e Sikhismo.
È però grazie al Buddhismo che questo rituale si diffuse in tutta l’Asia prima e poi in tutto il mondo.
Mantra è una parola in lingua sanscrita composta da due elementi:
“Man” che era inteso nel senso di “respiro”, “pensare”, “anima vivente” etc,
e “Tra” che voleva dire “che agisce”.
In altre traduzioni viene riportato il termine “Trayati”- liberare.
Il Mantra può essere inteso, allora, come una pratica sonora che permette alla mente di liberarsi dai pensieri.
Nella tradizione Indù viene data grandissima importanza alle parole, le quali, oltre al loro specifico significato, hanno una profonda rilevanza in quanto vengono concepite come un insieme di vibrazioni specifiche.
L’uso reiterato nel tempo, apporta benefici sul corpo, sulla mente e sullo spirito.
Possiamo quindi ricorrere ai mantra quando sperimentiamo stati d’ansia o di tensione prolungati, oppure quando viviamo momenti della nostra vita particolarmente stressanti.
Se praticati quotidianamente si sperimenteranno profondi stati di rilassamento e pace interiore.
Qui vi proponiamo un “attività” di respirazione e di percezione corporea tramite un mantra che ha il nome di “Shivoam”, un mantra primordiale, uno dei più importanti. Shivoam significa: “Shiva, io sono”.
Pratica di respirazione e percezione corporea con il mantra:
Mettetevi in una stanza abbastanza isolata dai rumori esterni, impostate il silenzioso al cellulare e non guardatelo per tutto il tempo dell’esperienza.
Fate iniziare il brano (che trovate giù in fondo all’articolo) e sedetevi a terra o su una sedia, iniziate lentamente a respirare, dapprima come vi viene meglio, senza fretta, poi iniziate a incamerare quanta più aria possibile, ma sempre con molta leggerezza e lentezza.
Cercate dopo un paio di respirazioni “piene”, di direzionare la presa d’aria e indirizzarla nella parte bassa dei polmoni, per far questo immaginate che l’aria arrivi fino in fondo alla vostra pancia.
Inspirate ed espirate. Continuate così per un po’.
Fate tutto in maniera molto rilassata, l’atto della respirazione bassa non deve essere costretto o comandato, siate quanto più fluidi possibili.
Dal basso portate poi l’aria a riempire tutti i polmoni, immaginate quindi che la vostra pancia prima si gonfi nella parte inferiore e poi, sempre incamerando aria, si riempia pienamente.
Tenete sempre gli occhi aperti, per mantenere l’attenzione attiva, gli occhi chiusi infatti possono far divagare l’immaginazione e il pensiero.
A proposito del pensiero: cercate per quanto vi è possibile, di far scorrere i pensieri e le immagini fino a che la vostra mente non si svuoti.
Anche in questo caso non prendetelo come un compito ma come un regalo che vi fate, vedrete che col tempo e la pratica ci riuscirete sempre più facilmente.
Fate entrare la musica dentro di voi.
Concentratevi adesso sui segnali del vostro corpo: sentite i vostri piedi, il loro peso, sentite le gambe, la schiena, le braccia, la testa.
Toccatevi leggermente le parti suddette, percepite il contatto col vostro corpo, accarezzatevi, massaggiatevi.Sentite il contatto delle vostre mani con ogni parte del vostro corpo.
Se volete potete alzarvi e muovervi in qualsiasi modo e assumere qualsiasi posizione, purché il tutto sia fatto molto lentamente e affinchè possiate sentire le parti del vostro corpo in movimento.
Poi tornate a sedervi, continuate a respirare, fate dei lunghi e lenti respiri.
Chiudete gli occhi per qualche minuto e poi riapriteli.
Qui sotto il mantra Shivoam.
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rosa danese (martedì, 20 giugno 2017 00:27)
STUPENDO!